Presentato alla stampa lo scorso venerdi al Palazzo delle Arti di Napoli, il documentario “Ogni singolo giorno”, prodotto da Rogiosi editore, sta già suscitando forte interesse da parte del pubblico per il diverso approccio con cui affronta lo scottante tema della “terra dei fuochi”.
Una vera e propria inversione del punto di vista:al centro dell’attenzione non più i rifiuti tossici, ma l’uomo che lotta ogni giorno per la sua terra.
Storie di vita quotidiana, come quelle del dottore Antonio Marfella, della mamma Tina Zaccaria, di Vincenza Cristiano, di don Patriciello, intrise di speranza e di momenti difficili. Storie dal basso che mostrano anche l’altra faccia della Campania: quella di chi si impegna quotidianamente per costruire un futuro migliore non solo per se stesso, ma per l’Italia intera.
Il lavoro documentaristico è nato dal casuale incontro tra la giornalista napoletana Ornella Esposito, attivista per i diritti civili, e il regista friulano Thomas Wild Turolo già autore di lavori filmici ad alta rilevanza sociale.
«La scelta di un regista non napoletano – ha spiegato Ornella Esposito durante la conferenza stampa – non è stata casuale ed è una delle novità del nostro lavoro».
«Si voleva approcciare l’argomento con un occhio esterno – ha continuato –, soprattutto far conoscere il problema fuori dai confini campani e nazionali attraverso uno sguardo esterno e interno allo stesso tempo».
«Il documentario – ha dichiarato il filmaker Thomas Wild Turolo – è una fotografia umana di questo difficile momento storico e sociale, un’istantanea che ritrae il problema della “terra dei fuochi”.
«Un problema, stando a quanto viene comunicato dai mass media, mi era apparso molto netto e ben delineato, con precise responsabilità e soluzioni».
«Quando sono venuto in Campania ho trovato invece una scala di colori vastissima che mi ha indotto fare una fotografia del problema includendovi tutte le sue contraddizioni».
A credere nell’importanza di un diverso approccio la Rogiosi Editore, nella persona di Rosario Bianco, casa editrice e di produzione molto sensibile alle tematiche sociali e ambientali.
«Ho subito aderito al progetto – ha spiegato il produttore Rosario Bianco – perché in questo momento è dovere di ciascun di noi fare qualcosa per dare un’ immagine della nostra terra che non sia solo rifiuti e rassegnazione».
«Inoltre – ha aggiunto – per mia storia personale conosco bene la fatica dell’impegno quotidiano, e credo molto nella forza di chi di “ogni singolo giorno” lotta per costruire la speranza».
Valore aggiunto del documentario è anche la troupe stessa composta dal direttore della fotografia Vincenzo Sbrizzi, la fotografa Marta Accardo e il fonico in presa diretta Davide Mastropaolo, tutte persone fortemente impegnate nel sociale.
Ad impreziosire il lavoro filmico le musiche – gentilmente concesse da Edizioni Graf e Mad Entertainment – dei Foja, band anch’essa molto attento alle tematiche sociali, candidati con il brano “A Malia” al David di Donatello 2014 e ai Nastri d’Argento 2014.
Il documentario vedrà la sua prima proiezione a metà luglio nell’ambito del Festival impegno civile che si svolge sulle terre di Don Peppe Diana per poi iniziare a girare l’Italia.