“Ovo”: danza contemporanea alla Galleria Borbonica

Danza contemporanea, performance e contaminazioni nel sottosuolo napoletano con lo spettacolo “Ovo”, diretto da Marco Auggiero, ex direttore artistico della LabArt Contemporary Dance Company, autore poliglotta che ama mescolare i linguaggi della danza, artefice di uno stile libero dagli schemi che attraversa le tecniche nel nome della spettacolarità e della fruizione più estesa.

invito ovo dance exhibition

Dopo il grande successo ottenuto al Teatro Politeama, domenica 26 febbraio, alle ore 20.00, alla Galleria Borbonica di via Morelli a Napoli, verrà presentata una versione inedita e rivisitata del progetto della Mart Dance Company, spettacolo che ha debuttato nel settembre 2015 a Rovereto, in occasione del prestigioso Festival Oriente e Occidente.

galleria borbonica

Il nuovo progetto di Auggiero si trasferisce dal palcoscenico del teatro al sottosuolo dove la sua compagnia di danzatori esplorerà le profondità sotterranee di Napoli e il pubblico potrà assistere in maniera coinvolgente e ravvicinata allo spettacolo realizzato in collaborazione con Visivo Comunicazione.

ballerini ovo

“Ovo” è un omaggio alla città di Napoli, ma anche una riflessione sulle mutazioni genetiche. Il coreografo trae spunto da un’antica leggenda legata al Castel dell’Ovo, secondo la quale il poeta Virgilio nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che mantenesse in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.

ballerina ovo

Il coreografo riprende il tema dell’uovo, e si spinge oltre, lo trasforma in ovulo, ovvero gamete femminile fonte di vita, seme originario da cui si sviluppa l’essere umano, minacciato da continue mutazioni che regolano l’intero ciclo della vita, animale e vegetale, nell’ottica di una dicotomia evoluzione/involuzione della specie.

spettacolo ovo

La riflessione di Auggiero: “L’uovo transgenico è la nascita di una nuova specie vivente? E’ una nuova alba? Oppure è l’estinzione dell’essere umano così come lo conoscevamo? Totalmente contaminato e geneticamente modificato da social network e tecnologia, incapace di vivere la realtà e i rapporti umani con naturalezza, perché ormai mancante del suo aspetto più intimo e profondo”.

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