Scopriamo insieme Palazzo Calabritto, uno dei palazzi monumentali più affascinanti di Napoli. Immersi nella routine quotidiana, in quella vita di tutti i giorni che spesso ci cattura con le sue cadenze abitudinarie, spesso dimentichiamo di alzare lo sguardo. Perdendoci bellezze che varrebbe la pena guardare. E spesso conoscerle in anticipo, certe bellezze, aiuta a notarle nel tempo. Per questo, oggi, vi parliamo di Palazzo Calabritto, a cui lavorò anche il noto architetto Luigi Vanvitelli e che oggi ospita un particolare museo.
Dove si trova il Palazzo?
Presto detto: il monumentale palazzo si trova nell’omonima via Calabritto e affaccia sull’affascinante Piazza dei Martiri. Sorge dunque nel quartiere di San Ferdinando ed è stato voluto dal duca di Calabritto da cui prende il nome. Negli anni, oltre che dagli eredi del duca, tra le sale del palazzo hanno vissuto personaggi di rilievo per la storia di Napoli e dell’Italia intera. Basti pensare a personalità come quella del generale Gioacchino Murat o del diplomatico Filippo Caracciolo.
È un luogo che ha conosciuto anche l’influenza palpabile della moda, avendo ospitato atelier di diversi stilisti partenopei.
Più di recente, il Palazzo Calabritto di Napoli è diventato la sede del JUS Museum. Questo, in breve, è uno spazio che unisce le arti contemporanee alla professionalità di uno studio legale. In loco sono infatti organizzate esposizioni di vario tipo (galleria d’arte, fotografia, grafica), eventi (presentazioni, incontri culturali e d’affari) e, come già detto, è anche la sede dello studio legale lindo Preziosi & Partners.
Quando fu costruito Palazzo Calabritto?
La famiglia del duca ha origini francesi e, per la precisione, discende da Guillaume d’Estouteville, che nella metà del XV secolo si stabilì a Roma alla nomina di cardinale. I suoi figli diedero così origine al ramo italiano della famiglia, il cui cognome si italianizzò in Tuttavilla. I suoi esponenti, arrivando a ricoprire cariche pubbliche di prestigio nel Regno di Napoli, furono insigniti del titolo di duchi di Calabritto.
Questo accadeva nel 1630, ma solo un secolo dopo il sopracitato duca Vincenzo Tuttavilla, per l’appunto duca di Calabritto, acquistò il terreno per la costruzione del Palazzo. I lavori iniziarono infatti nel 1720, ma furono completati solo molto più tardi, nel 1756. Questo perché, nel frattempo, il figlio del duca dovette cedere il palazzo a re Carlo di Borbone che si innamorò della struttura. Questi però non si è mai preoccupato di ultimare i lavori ed è solo con il ritorno della proprietà del palazzo ai Calabritto che questi vide i lavori finali affidati al già citato Luigi Vanvitelli.
Questi effettuò sul palazzo varie modifiche. Ad esempio, rifece totalmente la facciata col suo portale d’ingresso, che presenta oggi una rosta a raggiera e due colonne sormontate da teste femminili da cui pendono due ghirlande decorative. Il cortile presenta un doppio atrio e le classiche scalinate vanvitelliane. Queste non seguono come di consueto il palazzo in tutta la sua altezza, ma conducono a un terrazzo con una spettacolare vista su tutto il golfo.
Oltre alla storia recente già illustrata, Palazzo Calabritto è stato anche sede dell’SSC Napoli nella seconda metà degli anni ottanta. Ha anche ospitato, tra gli anni ’70 e la fine degli anni ’90 la Galleria Morra, in cui hanno potuto esporre molti artisti internazionali.
È possibile alloggiare a Palazzo Calabritto?
La risposta, sorprendentemente, è si. Oggi è possibile alloggiare nella prestigiosa Calabritto Suite, per vivere un’esperienza incastonata tra la via dello shopping di lusso, la vita notturna e la vista sul lungomare di Napoli. Il sito, infatti, offre anche una panoramica sui luoghi di interesse per vivere al meglio un soggiorno nella suite. Tra dove mangiare, fare shopping e itinerari culturali da esplorare c’è solo l’imbarazzo della scelta. Senza dimenticare ‘i baretti’, da anni uno dei centri della movida napoletana.