Palazzo Malcovati, una dimora cinquecentesca che nasce dal mare

Un’architettura ritagliata dentro la roccia. Quasi un’escrescenza del paesaggio che sembra assecondare i movimenti della natura: Palazzo Malcovati – nascosto in un anfratto di Ischia Ponte – è uno scrigno lontano dalla folla della quotidianità. Sorge sull’affascinante torre costiera quadrangolare a tre piani, costruita nella seconda metà del Cinquecento da Orazio Tuttavilla – governatore dell’isola – per un’ordinanza della Regia Corte di Napoli del 1563, a difesa dai corsari che, all’epoca, sbarcavano sull’isola compiendo insopportabili scorrerie.

ischia ponte

L’area fu concessa dagli Agostiniani per la custodia del borgo e del convento, ma già nel 1675 la torre era passata ad un privato ed era stata ampliata. Oggi si può accedere all’edificio attraverso due varchi, uno dal lato del mare, con una rampa di gradini guadagnati dalla roccia, l’altro, sulla facciata opposta, da un bel portale di piperno che si apre sulla piazzetta, grazioso slargo circondato da pittoresche case che ne restituiscono l’aspetto inconfondibile di vivace borgo marinaro. Nel corso dei secoli la dimora ha subito modifiche che, però, non hanno mai alterato l’insieme. Nella prima metà del Novecento il sito (chiamato “lo Scuopolo”, cioè “lo scoglio”, per via dei grandi scogli trachitici su cui poggia) fu acquistato da un ginecologo milanese appassionato di termalismo, Piero Malcovati, grande amico di Angelo Rizzoli, che ne attuò un attento recupero, teso a collegare i vari corpi dell’edificio.

palazzo malcovati

Palazzo Malcovati appare al turista simile alla prua di una nave, o ad una rupe preistorica scarna, ma sontuosa, esito di una cultura feudale e marinara che evoca la potenza e la solennità di un maniero chiuso, poroso, continuamente perforato da sottili aperture che inquadrano brani azzurri d’orizzonte.  Sorprende la sua particolare posizione sul mare, che lo pone in dialogo ideale col Castello Aragonese, meraviglioso bastione proteso verso il cielo e affondato dentro il Mediterraneo, attraverso i suoi sorprendenti cunicoli e discese.

castello aragonese

Le camere di Palazzo Malcovati sono luminose ed ariose; le tende bianche e raffinate ondeggiano alla brezza e lasciano intravedere all’interno le eleganti suppellettili, e gli archi, e le volte che l’impreziosiscono, così come i pavimenti in cotto e maiolica che disegnano un labirinto di ambienti l’uno dopo l’altro dove, nel tempo, hanno soggiornato, tra gli altri, Montale e Brodskij, e dove sono state girate scene del film Il talento di Mr. Ripley. L’accesso dal mare è caratterizzato da una rampa ricavata dalla roccia con piloni laterali che sorreggono la terrazza sovrastante: da qui un panorama abbagliante ci trasporta in un universo magico e senza tempo.

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