Pane e rose, a Portici apre la prima panetteria sociale della provincia di Napoli

Inaugurata lo scorso 28 settembre a Portici in Cso Garibaldi n. 97, la prima panetteria in provincia di Napoli che unisce alla bontà del pane quella del reinserimento lavorativo dei ragazzi meno fortunati, i cui percorsi di vita li hanno condotti fuori dalla famiglia o esposti a forti vulnerabilità sociali.

La panetteria è gestita dalla Cooperativa Sociale Shannara, da quasi trent’anni in prima linea nella tutela dei ragazzi adolescenti e nella promozione delle politiche giovanili, ed è il frutto proprio della sua lunga esperienza nella cura degli adolescenti ospiti delle proprie comunità di accoglienza dove, operatori qualificati, li sostengono in un percorso verso l’autonomia di cui la formazione e il lavoro sono uno degli elementi essenziali.

In altre parole, i ragazzi che vivono in comunità, se non possono ritornare in famiglia, cosa faranno una volta usciti? La risposta è articolare un progetto educativo che preveda, tra le tante cose, la possibilità di imparare un mestiere e raggiungere un’autonomia abitativa. Tanti sono i ragazzi che Anna Schettini, presidente della cooperativa, Emanuela Trisolini, vice presidente, e tutti gli operatori, hanno aiutato nel tempo a diventare grandi e a trovare la propria strada grazie alle occasioni formative-lavorative che la Cooperativa ha creato o a percorsi di stage formativi finanziati da fondi pubblici.

Dopo anni di esperienza sul campo del reinserimento lavorativo, la Cooperativa Shannara ha voluto affrontare la nuova sfida di aprire direttamente un esercizio commerciale con l’indispensabile e gratuito know-how di tre maestri panificatori porticesi, tra cui Vincenzo Montella. Ad imparare l’arte bianca o a servire i clienti c’è Tommaso, entrato bambino in comunità e con un importante deficit cognitivo dove ha raggiunto traguardi impensabili, che oggi, maggiorenne, è ritornato a vivere con la sua famiglia in soccorso della quale si è attiva tutta la cittadinanza. Accanto a lui ci sono Mustafà e Jhonny, due ragazzi arrivati su un barcone, dopo un viaggio ai limiti dell’inferno durato mesi, che in casa di accoglienza hanno potuto riprogettare la loro vita.

La multietnicità, segno distintivo di Shannara, si riflette anche nel cibo perché oltre ai prodotti tipici di un esercizio commerciale del genere, a deliziare il palato ci saranno anche pani di provenienza dei giovani con background migratorio, e per la gastronomia piatti come il maffè (senegalese) e le felafel (polpettine di ceci di origine palestinese). Non solo, si potranno trovare anche i prodotti del Nuovo Consorzio Organizzato, e delle Cooperative sociali Radio Siani, e Lazzarelle. Tutti a marchio legalità.

Ma nella panetteria sociale non può mancare uno spazio per l’incontro e il confronto: ‘A breve – dice Anna Schettini – verrà allestito un corner munito di libri e di tutte le informazioni sui servizi del territorio per i giovani e per il contrasto alla violenza domestica’. Insomma, uno luogo dove il pane diventa vero e proprio nutrimento del corpo e dello spirito.

Allora non resta che varcare l’uscio di Cso Garibaldi n. 97, e contribuire, leccandosi anche i baffi, a dare una seconda chance a tutti coloro che non l’hanno potuta avere ma che ce la stanno mettendo tutta per cambiare il proprio destino.

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