Va a Marco Cesario, giornalista e scrittore dalla formazione europea, il premio “Costa d’Amalfi Libri 2016”, per il suo “Medin: trenta storie del Mediterraneo”, Rogiosi 2016. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Cetara il 24 luglio, e Cesario è stato premiato dall’assessore Angela Speranza. La manifestazione, giunta alla decima edizione, è itinerante, nel senso che comprende diverse serate con gli autori partecipanti nelle più belle location della Costiera.
Formato da una raccolta di storie, memorie di viaggi e ricordi, il volume premiato narra diverse vicende che hanno in comune un unico filo conduttore: il Mediterraneo. Presentando un viaggio tra i luoghi di passaggio, di partenza e di arrivo, Marco Cesario riesce a far rivivere anche i grandi studiosi, gli uomini e le donne di cultura che da sempre hanno animato questo mare.
Il libro nasce dall’incontro dell’autore con Lina Ben Mhenni, blogger della rivoluzione tunisina. In tempi di turbolenze nel “mare nostrum”, Cesario restituisce un quadro di condivisione e cultura viva, a segno di quanto i popoli delle sponde siano indissolubilmente tenuti da un antico ed inestinguibile legame d’inchiostro e di acqua.
Così in Tunisia incontriamo la menzionata blogger Lina Ben Mhenni, a Gerusalemme lo scrittore Amos Oz e a Gaza il maestro Rami Balawi, ma passeggiamo anche a Tangeri, Barcellona e Napoli aiutati anche dalle suggestive foto scattate dall’autore durante viaggi e reportage. Cesario tocca il tema del Mediterraneo con matura consapevolezza, dopo aver pubblicato già, nel 2012, un reportage sulla censura e sull’arresto di giornalisti in Turchia.
Nello stesso spirito, ha dedicato il volume ai migranti, ai giornalisti turchi e ai blogger del mondo arabo. Laureato in Filosofia all’Università di Napoli, vanta un master presso la Sorbona e collaborazioni con le agenzie ANSA, ANSAmed (ramo specializzato sul Medio Oriente) e, tra le altre testate, con ResetDoc, Micromega, Fanpage e l’Espresso napoletano, dove cura la rubrica intitolata proprio “Medin”. Attualmente sta svolgendo un dottorato in Filosofia presso l’Università di Parigi VIII.