Il nuovo volto di Napoli, che negli ultimi anni con difficoltà sta cercando di delinearsi, è in gran parte frutto della dedizione e dell’abnegazione dei giovani. Alla spicciolata, di tanto in tanto si staglia, tra gli eventi cittadini, qualche iniziativa che riconosce i meriti a tali volenterosi crociati. Tra questi il “Premio giovani giornalisti… per Napoli…”, istituito dal Rotary Club Napoli, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Giunto quest’anno alla VII edizione, il progetto è destinato ai giovani autori della carta stampata, del web, della radio e della televisione, che con la loro opera abbiano contribuito, con spirito critico, al miglioramento della qualità della vita e della vivibilità nella città di Napoli. La cerimonia di premiazione, quest’anno, si è tenuta il 17 maggio, presso la Sala per le feste dell’Hotel Royal, e ha visto tra i protagonisti il giovane e promettente Danilo Capone.
Il giornalista, classe 1995, è stato individuato come il più meritevole tra i partecipanti alla “Sezione della Carta Stampata”, con il suo articolo “Napoli Est”, pubblicato nel numero di marzo de “l’Espresso napoletano”. Con le sue cronache dal limite orientale della Città, il lavoro ha acceso i riflettori sulle vicende illusorie, e dimenticate, delle vecchie e nuove infrastrutture della zona, coniugando alla denuncia il forte sentimento della speranza e della dignità che connota la rivista, e conferendo corpo all’impulso di riscossa che aleggia tanto nel centro Città quanto nelle sue periferie.
Il Premio è stato consegnato al giovane giornalista dal Presidente del Rotary Club Napoli, ingegner Gianbattista Felici, insieme al Responsabile, professor Massimo Franco, e dal Presidente regionale dell’Unione Stampa Cattolica Italiana, Giuseppe Blasi. Quest’ultimo, al termine della cerimonia, ha intrattenuto i presenti con un intervento sul tema “Il giornalismo al tempo di internet”.
L’attenzione alle nuove generazioni espressa dal Rotary International e dal Rotary Club Napoli, obiettivo prioritario per le associazioni, è degna d’ammirazione, così come i concetti alla base del “Premio giovani giornalisti… per Napoli…”, al centro del quale è stata posta sì Napoli e la sua cittadinanza, ma anche il tristemente sottovalutato concetto di deontologia.
Completezza e correttezza dell’informazione, infatti, sono state discriminanti nella valutazione dei lavori presentati alla Commissione, alla pari dell’analisi critica di vivibilità della Città e di benessere della sua collettività, testimoniate attraverso l’indagazione della sfera economica, produttiva, amministrativa, politica, sociale, ambientale, artistica e culturale partenopea. Come da nostra imprescindibile convinzione, l’attività giornalistica ha senso allorquando costituisca valido strumento per interpretare le esigenze e i bisogni della società, quando operi libera dal giogo del servilismo e agisca da osservatorio super partes, che valuti e monitori gli effetti delle azioni politiche ed amministrative messe in atto dal sistema pubblico cittadino.
Un ringraziamento va, dunque, a Danilo Capone, e a tutti i colleghi che, come lui, ogni giorno si spendono in un giornalismo libero e consapevole. E va alle associazioni, agli enti, alle organizzazioni che riconoscono l’importanza di questo giornalismo “corretto”, e ancora e soprattutto ai lettori tutti – di giornali, ma anche di libri, blog, e chi più ne ha più ne metta – perché è solo per merito loro se le parole hanno ancora un senso, una missione. È merito di questi ultimi se esiste ancora un Verbo in grado, con quel suo sottile abracadabra, di veicolare le idee “contagiando”, infettando in profondità ogni atomo di colui che lo riceve, rilasciando spore uniche al mondo, quali sono i semi della libertà.