Lunedì 6 marzo 2017, alle ore 18, al Gran Caffè Gambrinus di Napoli, ci sarà la presentazione al pubblico del nuovo libro di Maria Gargotta”I fantasmi sono innocenti” edito da Rogiosi editore.
Il libro narra di un incontro tra un uomo ed una donna nella Napoli degli anni ’90. La cosa potrebbe sembrare banale se non fosse che la donna è il fantasma di Giuditta Guastamacchia che infesta, con la sua presenza e la sua storia personale Castel Capuano.
Giuditta “incontrerà” il magistrato siciliano Sante Santieri, tormentato da anni per la morte del padre per mano della mafia e trasferito a Napoli per ostacolare la sua ricerca di verità e giustizia.
Un incontro che porterà Sante Santieri ad acquisire un nuovo punto di vista sul mondo, sulle vicende, aiutandolo nelle sue indagini e nel suo percorso di crescita e di vita superando i limiti della sua lucida razionalità.
Sullo sfondo vive una Napoli sotterranea e segreta, come i fantasmi che la abitano; una Napoli misteriosa e sino ad oggi esclusa dalla letteratura ufficiale, che l’autrice recupera e rilancia tra storia e fantasia.
All’incontro parteciperanno:
l’autrice, Maria Gargotta, classe 1957, nata a Napoli, dove vive e lavora. Dal 1987 è docente di materie lette- rarie e ha collaborato per quindici anni, come cultrice, con la cattedra di Letteratura Italiana alla “Federico II”. La critica letteraria, la poesia e la narrativa impegnano il suo tempo migliore. Ha al suo attivo diversi saggi critici, due sillogi poetiche. È vincitrice di numerosi premi letterari: Concorso Nazionale di Narrativa, Storie di donne (2000); Premio “Piedicastello” Letterario e Giornalistico (2001); Premio letterario “Emily Dickinson” (in due occasioni); Premio “Il Convivio” (2015); Premio letterario “Emily Dickinson”; Premio letterario nazio- nale “Mille anime di Pulcinella”. Vanta, inoltre, due premi per la poesia e due per la critica;
Francesco D’Episcopo, già docente di Letteratura italiana;
il giornalistia Gianpasquale Greco;
la giornalista e moderatrice Annamaria Ghedina;
Il reading sarà a cura di Maria Pia De Martino.