Generazioni di bambini divertite con una trovata semplice, prima dell’oblio attuale.
Un semplice tappo per bottiglie ed ecco nascere un gioco che ha divertito diverse generazioni di bambini… poi l’oblio… ma non per molto! E vedremo il perché. Il gioco dei tappi è nato in Italia nel secondo dopoguerra in virtù della diffusione dei tappi a corona che prima di allora erano completamente sconosciuti. In alcune località il gioco dei tappi era chiamato gioco dei sinalcoli, nome derivante da una marca di bevanda prodotta dalla Sinalco International che diffuse una bibita al sapore di cola e che adottò appunto i tappi a corona.
Chi di Voi lettori da bambino ha giocato con i tappi e lo afferma, si è dato da solo la zappa sui piedi: ha certamente più di cinquant’anni! Gioco semplice e verace, consiste nel lanciare il tappo lungo il percorso prestabilito con la corona rivolta verso l’alto, il lancio avviene mediante lo scatto di pollice ed indice ed il tappo schizza veloce con l’attenzione di non farlo capovolgere, pena la squalifica. Sulla scia delle epiche gare ciclistiche degli anni ’50, poi era uso ritagliare le foto dei corridori in auge e incollarli all’interno del tappo. Talvolta si collocava al di sotto della foto un peso, in modo da aumentare la stabilità del tappo e conferire al lancio una gittata maggiore. Nel 1993 è nata la Federazione Italiana Gioco Ciclo-Tappo grazie all’idea di Gualtiero Schiaffino che ha redatto un regolamento e modalità di realizzazione dei campi di competizione, in modo da consentire lo svolgimento di gare ufficiali. Ogni anno organizza il Campionato Italiano di Ciclo-Tappo che si struttura in varie tappe come un vero e proprio Giro d’Italia.
Il regolamento della Federazione Italiana Gioco Ciclo-Tappo:
Requisiti del giocatore: età minima 12 anni.
Requisito del tappo: peso tollerato 3,5 gr. diametro del tappo 3,0 cm.
Le gare si svolgeranno con un tappo a corona all’interno del quale è obbligatorio sia presente l’immagine di un campione del ciclismo, su un percorso di linoleum, con ostacoli di varia natura le cui caratteristiche (tracciato, lunghezza, larghezza) rimarranno segrete fino alla mattina stessa della manifestazione. Ogni batteria sarà seguita da un arbitro il cui giudizio sarà insindacabile. I giocatori possono avvicinarsi al percorso solo al loro turno di tiro, che deve essere effettuato con la bicellata, senza accompagnare il tappo e senza spostarlo dalla sua posizione. La bicellata è la spinta che si esercita dal rilascio di un dito dopo aver esercitato una pressione contro un altro dito; la bicellata è valida solo se effettuata con l’indice o il medio in opposizione al pollice o con il pollice in opposizione all’indice o al medio.
Partenza: l’ordine di partenza di ogni batteria verrà stabilito mediante estrazione dei tappi da un sacchetto direttamente al momento della partenza. Il giocatore estratto, solo ed esclusivamente sul primo tiro, può posizionare il proprio tappo nel punto a lui più favorevole dietro la linea di partenza, da questo momento il tappo non può più essere sostituito.
Ordine di tiro: dopo la partenza dell’ultimo giocatore, l’ordine di tiro per ogni turno sarà dato dalla posizione dei tappi sul percorso, indipendentemente quindi dal fatto che ci si trovi in rettilineo o in curva.
Uscita di pista: in caso di “foratura”, ossia se il tappo tocca o sorvola una parte di campo di gioco al di fuori del percorso, l’arbitro posizionerà il tappo all’esterno alla stessa altezza del punto di tiro in modo che non sia di ostacolo per i giocatori successivi. Al tiro seguente il giocatore che ha “forato” effettuerà il proprio turno, dopo che l’arbitro avrà collocato il tappo al centro del percorso esattamente all’altezza del tiro precedente.
Taglio di pista: valgono le stesse regole “Uscita di pista”.
Capovolgimento del tappo: non comporta nessuna penalità; sarà l’arbitro a rimettere nel giusto assetto il tappo stesso.
Incidente sul percorso: se un tappo scontra un altro tappo, ma entrambi rimangono entro il percorso di gara, non viene attribuita nessuna penalità ed entrambi rimangono nella nuova posizione; se invece un tappo, urtando un altro tappo o più tappi, ne provoca l’uscita di percorso, sarà compito dell’arbitro, oltre a dare un’ammonizione, applicare le regole dell’uscita al tappo urtante e a posizionare i tappi usciti al centro della pista all’altezza del punto da cui sono usciti.
Ordine d’arrivo: l’ordine d’arrivo è dato dalla successione dei passaggi dei tappi sulla linea di arrivo; perché sia considerato valido l’arrivo deve essere regolare il tiro, ossia il tappo deve fermarsi sul percorso, completamente oltre la linea d’arrivo; oltrepassando il traguardo, il tappo viene posto dall’arbitro nella classifica di gara. Ai fini della classifica finale, nel caso in cui un tappo prima di oltrepassare la linea d’arrivo, urti un altro tappo ancora in gara, facendo oltrepassare anche a quest’ultimo il traguardo, verrà comunque classificato davanti il tappo urtato.
L’arbitro può ammonire i giocatori durante la gara per comportamento scorretto (toccare il tappo non in fase di tiro, effettuare una bicellata non regolare, provocare con un tiro la “foratura” di un altro tappo). L’arbitro può inoltre squalificare i giocatori per somma di ammonizioni (tre) e per grave scorrettezza (comportamento disonesto mentre non si è in fase di tiro).
Le specialità
Km da fermo: gli atleti si cimentano su un tracciato lineare senza bordi a chi spedisce il proprio tappino il più lontano possibile restando in pista; vengono concessi 3 colpi a testa e si conta il miglior tiro
Tappa a cronometro: ogni atleta percorre il tracciato-circuito da solo, vince chi riesce a tagliare il traguardo con meno colpi, si segna sulla pista dove si arriva per determinare in caso di parità di colpi chi è stato più veloce
Inseguimento: due atleti si sfidano su un percorso circolare cercando di raggiungersi
Tiro a distanza: si tira il tappo con un tiro potente per coprire la maggiore distanza; chi vince prende i tappi degli avversari
Guerra dei tappi: questa variante consiste in una sfida tra più giocatori ciascuno dei quali mette in campo una formazione composta da 15 tappi di cui uno viene designato “generale” che per essere eliminato bisogna che venga colpito tre volte, due tappi hanno il grado di “vice generale e abbisognano di due colpi per l’eliminazione, mentre i restanti 12 tappi sono soldati semplici. Il gioco consiste nell’eliminare tutti i tappi antagonisti.
Circuiti o piste con i tappi: si crea un percorso con curve, salite e svariati ostacoli; i giocatori a turno lanciano i tappi per giungere per primi al traguardo. Se il gtracciato è un percorso aperto, con un inizio ed una fine – simile ad una tappa ciclistica – viene denominato circuito, mentre se si tratta di un tracciato chiuso, simile per concetto ad un velodromo, viene chiamato pista.
Ed ecco infine il Ciclotappo, nome con il quale è designato ufficialmente questa variante del gioco dei tappi. Si disegna una pista con il gessetto in luoghi all’aperto e i giocatori lanciano i propri tappi con lo scatto del dito, dando inizio a una competizione che assomiglia ad una corsa ciclistica, considerato che ogni tappo custodisce appunto l’effige di un ciclista.
Un gioco italiano… ma che dite! Si gioca un po’ in tutto il mondo… di seguito elenchiamo il paese e il nome del tappo nella lingua di appartenenza:
Albania: “Gjuaj”
Arabia: “Arka”
Brasile:l’attrezzo “Tampina” (pron. tampigna)
Danimarca: il colpo “(finger) Slang” l’attrezzo “Kapsel”
Fiandre: il colpo “Wippen” l’attrezzo “Kroonkurk”
Filippine: il colpo “Pitìk” l’attrezzo “Tansan” (Conchiglie)
Francia: il colpo “Pichenette” l’attrezzo “Capsule”
Germania: il colpo “Schnippen” l’attrezzo “Kronenkorken”
Germania: (Baviera) il colpo: “Schinipsen” l’attrezzo “Kronoekkel”
Grecia: (Atene) il colpo: “Poulia” l’attrezzo: “Kapaki” il gioco: “Salìncaros” (Lumaca)
Grecia: (Macedonia) il gioco “Fidàki” (Piccolo serpente)
Olanda: il colpo “Schlen” l’attrezzo “Kron dop”
Perù: il colpo “Tincar” l’attrezzo “Chapa”
Romania:il colpo “Miuta” (pon. miuzza) l’attrezzo “Drop”
USA: il colpo “Flick” l’attrezzo “Bottle cap”
Un gioco semplice, questo, povero, senza pretese ma che ha divertito e diverte ancora, proprio in virtù di quella semplicità che contraddistingue le cose genuine…
Dopo questa disamina sul gioco dei tappi, crediamo proprio che sia il caso di dire che… tutto il mondo è paese!
Si ringrazia la Federazione Italiana Giuoca Ciclo-Tappo per aver concesso l’utilizzo delle foto.