Tra i primi a chiudere a causa della quarantena ci sono stati i musei e le zone di interesse archeologico. In attesa della riapertura, molti direttori non si sono persi d’animo e, anzi, hanno utilizzato questa “opportunità” di “restare a casa” per avvicinare ulteriormente i cittadini e i visitatori ai luoghi della bellezza, della storia e dell’arte. Ora che siamo costretti tra le mura domestiche, sono le opere ad entrare nelle nostre abitazioni, attraverso un uso virtuoso e utile dei social. Il messaggio è forte e chiaro: unirsi virtualmente nel nome della cultura e dell’arte. Per l’occasione ecco allora alcune “guide d’eccezione”: i direttori dei musei più famosi del nostro territorio propongono passeggiate, visite guidate e percorsi culturali ad hoc.
A Paestum il direttore Gabriel Zuchtriegel propone dei bollettini culturali che raccontano il Parco archeologico. Protagonista di uno di questi racconti è la Tomba del Tuffatore. A più di cinquant’anni dalla sua scoperta gli studiosi continuano a interrogarsi e il direttore Zuchtriegel spiega i più recenti orientamenti del dibattito.
Tiziana Maffei racconta l’emozione che si prova entrando nella Reggia di Caserta. La direttrice accompagna i visitatori virtuali nel cuore del palazzo reale. I Campi Flegrei promuovono visite insolite: “Vogliamo rilanciare e trasformare questo disagio in un’opportunità”, afferma il direttore Fabio Pagano in un video in cui mostra il Parco archeologico delle Terme di Baia.

Massimo Osanna, direttore degli scavi di Pompei conduce i visitatori in un tour virtuale negli scavi, dal Foro Triangolare, “uno dei luoghi più emblematici perché qui si può ripercorrere tutta la storia di Pompei” al Santuario di Atena “sorvegliava e proteggeva la città”.
A Napoli c’è da segnalare l’iniziativa “Un’opera in un minuto”, promossa dal Museo di Capodimonte e dal suo direttore Sylvain Bellenger. Una nuova rubrica sul profilo instagram del museo. Si tratta di brevi filmati quotidiani, in cui un funzionario della pinacoteca spiega in pochi secondi uno dei capolavori custoditi nella pinacoteca. Le prime clip vedono come protagonista “La Trasfigurazione” di Giovanni Bellini, olio su tavola dipinto tra il 1478 ed il 1469. A raccontarla, la storica dell’arte Alessandra Rullo, la “Cassetta Farnese”, illustrata da Patria Piscitello. L’archivio di Stato invece ha inaugurato “Napoli, dall’età ducale al decennio francese”, un’interessantissima mostra virtuale su youtube sulla storia della nostra città, da quando era provincia bizantina nel sesto secolo, alla sua proclamazione di regno francese a inizio Ottocento. Undici minuti di video e più di mille anni di storia attraverso carte, documenti sigilli e testamenti per un allestimento che si rifà a una precedente esposizione, più estesa, avvenuta nel 2012, a cura di Marina Azzinnari.
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Info su: pagine fb e istagram di Museo di Capodimonte, Parcho Archeologico di Pompei, Paestum, Campi Flegrei
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