“Ripartire da Napoli…sviluppo, legalità e coesione sociale”: questo il significativo titolo scelto per il Forum organizzato dalla BCC (Banca di Credito Cooperativo) di Napoli ieri pomeriggio nella splendida Sacrestia del Vasari all’interno del complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi. Un luogo bellissimo, nel cuore della città, ma poco noto ai più: la scelta della sede non è stata casuale, ma ha rispecchiato la precisa volontà degli organizzatori di valorizzare e promuovere quanto di positivo esiste e viene prodotto nel capoluogo partenopeo.
Dall’incontro è scaturito un patto per Napoli, idealmente siglato con una stretta di mano, tra il sindaco Luigi de Magistris, l’arcivescovo Crescenzio Sepe e Amedeo Manzo, presidente della BCC Napoli, con lo scopo di impegnare le migliori energie cittadine per realizzare progetti, concretizzare speranze, promuovere un’autentica rinascita. “Il patto per Napoli di cui tanto si discute in questo periodo deve diventare operativo per la città attraverso iniziative immediate, operazioni cantierabili, progetti concreti” così Amedeo Manzo, che ha aggiunto: “Noi come sistema del credito cooperativo siamo pronti e già ci stiamo preparando, come già fatto negli ultimi anni, ad essere al fianco di importanti iniziative per la città di Napoli. Grandi e piccoli progetti che diano nuovo respiro al tessuto economico, in tal senso è importante anche la presenza del sistema del microcredito. In base a questo ragionamento abbiamo pensato di realizzare un forum di confronto tra le migliori energie che possono e devono essere i protagonisti di questa fase”.
Il sindaco Luigi de Magistris gli ha fatto eco con queste parole: “Semplificazione delle procedure con il passaggio ai poteri ordinari e tempi rapidi per realizzare il patto per Napoli. Il decoro cittadino è al primo posto per continuare a crescere. Oggi possiamo dirlo nella Sala del Vasari che Napoli supera la Toscana nel turismo. Tra le tante opere che partiranno nel 2017 con il consolidamento della metro 1 e 6, il via libera ai cantieri del centro storico, la bonifica dell’area orientale, il 10 novembre cominceranno i trasferimenti in via Labriola degli abitanti delle Vele”.
Il cardinale Sepe, sempre in prima linea quando si tratta di sostenere la città e il suo sviluppo, ha dichiarato: “Napoli non si è arresa. Come dice il sindaco c’è ancora qualche nota dolente ma dobbiamo ripartire dalle tante potenzialità che ci invidiano nel mondo. Napoli soffre di individualismo, ma oggi in questa sala siamo insieme in tanti che possono far bene”.
E ha aggiunto che “il cristiano deve saper vivere da buon cittadino. E non bisogna dimenticare i giovani”. La Chiesa è pronta a scendere in campo, e come ha rivelato Sepe “ Stiamo organizzando tutti i vescovi del Sud sul lavoro, sei regioni unite possono fare molto”. Presente all’incontro il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, che si è soffermato sulla questione della legalità, dalla quale non si può prescindere se si vuole “consentire investimenti importanti delle imprese e futuro più sereno alla città”; a salutare il pubblico il presidente del Tribunale di Napoli Ettore Ferrara , il rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro e don Adriano Vincenzi, presidente della Fondazione Toniolo e delegato CEI per Confcooperative.
Ma al dibattito hanno partecipato davvero in tanti, rappresentanti del mondo delle imprese, dell’università, della cultura, della giustizia: il presidente di Confindustria Costanzo Jannotti Pecci, il presidente di Italferr Riccardo Monti, il presidente dell’ente per il microcredito Mario Baccini, il direttore generale del Santobono Pausilipon Annamaria Minicucci, il presidente di Adler Paolo Scudieri e la vicepresidente di Coelmo Stefania Brancaccio.
E ancora sono state presentate le testimonianze di Pino Porzio, Ct del Canada e dell’Acquachiara pallanuoto e dello scrittore Maurizio de Giovanni, e si sono susseguiti con i loro interventi il direttore di Rai Vaticano Massimo Milone; Adele Caldarelli, direttore del dipartimento di Economia della Federico II; Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti; Antonio Areniello, presidente del Collegio notarile; Amedeo Giurazza, amministratore delegato di Vertis; Armando Brunini, amministratore delegato della Gesac e Mario Mustilli, docente di Finanza aziendale alla Seconda Università di Napoli.
Riassumono lo scopo di questo Forum le parole di Amedeo Manzo: “Napoli è a un bivio: ci sono le condizioni per diventare protagonisti di una grande stagione di crescita economica e sociale ma se non saremo capaci di unire le energie per rendere concreta la grande effervescenza che si vive in città rischiamo che tutto svanisca. Il nostro obiettivo è quello di realizzare impresa in collaborazione con le esigenze di risanamento morale della città per far sì che la ricchezza aiuti a vivere meglio tutti i cittadini napoletani. Per fare questo abbiamo bisogno degli imprenditori migliori, delle istituzioni locali e del governo nazionale, delle esperienze e delle competenze e del mondo della solidarietà. Insieme si stanno facendo importanti passi in avanti e noi come sistema del credito cooperativo siamo in prima fila”. Come è emerso ieri dal dibattito, ripartire da Napoli, tutti insieme in sinergia, si può.