Va ad aggiungersi ai numerosi premi già mietuti dalla casa editrice, la Stella Al merito Sociale, assegnata a Rogiosi editore, nell’ambito dell’edizione 2014 del Social Commitment Award.
Promossa dall’organizzazione senza fini di lucro Cultura&Solidarietà, la serata ha riconosciuto il merito a quegli “eroi silenziosi” che, attraverso il loro operato, hanno contribuito a ridurre l’impatto della crisi mediante iniziative ed aiuti concreti verso quanti, sfortunati, tentano con sacrificio di difendere la dignità propria e dei familiari.
A ritirare il premio, conferito il 10 ottobre sul palco del Teatro dal Verme di Milano, uno smagliante Rosario Bianco, patron della casa editrice, insignito del riconoscimento “per l’attività di riscoperta e rivalutazione attraverso la casa editrice Rogiosi della storia e della cultura del Mezzogiorno d’Italia”.
Nata nel 2002, in ambito locale, per iniziativa dell’imprenditore e intellettuale napoletano, la casa editrice ha accresciuto di anno in anno la vocazione nazionale, riuscendo, con un costante lavoro e l’instancabile dedizione, ad affermarsi e farsi apprezzare prima in Campania, poi in tutto il territorio italiano. Nei primi anni di vita, la forte identità dell’azienda è emersa prorompente, generando un’inattesa e precoce crescita: Rogiosi si è erta a baluardo della memoria comune, facendosi fautrice delle tradizioni partenopee, negli ultimi decenni tristemente smarrite. Nascono così progetti come quello de Gli antichi mestieri, diventato presto un classico nelle collezioni di molti lettori, rappresentando il migliore esempio della mission Rogiosi: “fermare la memoria delle generazioni avite a beneficio di quelle future ricoprendo ogni disagio della nostalgia con i colori della vita”.
Sulla scorta del crescente successo, nel 2004, è giunto l’Espresso napoletano: mensile volto a valorizzare la cultura napoletana. I passi in avanti effettuati dalla rivista sono stati sin da subito entusiasmanti, tanto che a tutt’oggi sfiora tiratura mensile di 20mila copie, raggiungendo perfino la Grande Mela. L’egida nei confronti dei valori che da sempre hanno rappresentato la città, però, parte innanzitutto da azioni mirate e concrete, quali l’adozione – che proseguirà per tre anni – dei vicoli Pallonetto a Santa Chiara e Pazzariello; seguita a breve – e con il contributo del Comune di Napoli – da quella di vico Purgatorio. Nel prossimo novembre, inoltre, il prestigioso Teatro di San Carlo accoglierà la decima edizione del Premio Napoli c’è: imperdibile appuntamento istituito dalla rivista per valorizzare le eccellenze campane.