Un’insolita e desolata antivigilia di Natale a Salerno, raccontata in 25 scatti da Corradino Pellecchia. Una mostra online, sulle pagine social del Museo FRaC di Baronissi, raccoglie le foto sotto il titolo ‘COPRIFUOCO. Reportage per un’insolita antivigilia’.
Il senso di costrizione della pandemia
Con le venticinque foto, Pellecchia ha voluto testimoniare un momento di stallo delle nostre vite, costrette dalla e nella pandemia. Un reportage dei luoghi topici degli incontri cittadini, gli stessi spazi in cui, ogni anno, si attendono le coloratissime luci a portare vivacità e vita. Quelle del 2020 però sono immagini che specchiano le ansie che avvolgono d’incertezza lo sguardo sul futuro. Il futuro non è più il tempo di una coniugazione, diventa il grigio luogo dell’attesa. La fotografia, come tutte le arti e la scienza, non disperde la sua capacità di affermare un tempo nuovo, perché su di esso si fonda l’avvenire come tempo di concretezza. Pellecchia narra di una Salerno svuotata, di ritmi lenti, di spazi chiusi: anche se la sua mano ferma l’istante, lo sguardo va oltre, entra nella vita, nel vivo desiderio che spinge la comunità ad incontrarsi.
Il fotografo
Corradino Pellecchia, salernitano, laureato in Giurisprudenza, operatore multimediale, si è dedicato alla fotografia agli inizi degli anni settanta, orientandosi verso una ricerca di tipo antropologico nell’entroterra campano e lucano. Le sue più recenti proposte sono ispirate ad una ricerca sul colore. Ha esposto in moltissime gallerie in Italia e all’estero. Collabora a giornali e riviste specializzate ed ha pubblicato, da solo e con altri, diversi volumi.