San Gregorio Armeno salvata dalle aziende del Nord grazie alla BCC

San Gregorio Armeno
San Gregorio Armeno

Questa mattina, nello scenario della Chiesa di San Biagio Maggiore, si è tenuta la presentazione dell’accordo istituito dalla BCC Napoli (Banca di Credito Cooperativo) a favore dell’associazione “Le botteghe di San Gregorio Armeno”. Ad accogliere il grido d’aiuto dei commercianti la Chiesa di Napoli che, nelle personalità di Don Francesco Cirino e Monsignor Mimmo Battaglia, ha messo in contatto l’Associazione con la BCC per venire incontro alla difficile situazione che i bottegai stanno vivendo a causa delle restrizioni che la nostra Regione ha dovuto attuare per contrastare la malattia da Covid-19. Presente anche l’Arma dei Carabinieri, a sostegno e salvaguardia dell’evento. 

Il ruolo della BCC

Qualche mese fa, i bottegai hanno segnalato la spiacevole possibilità che le loro attività venissero rilevate e vendute ad aziende del Nord. Il turismo, la principale fonte di reddito per San Gregorio Armeno, si è visto paralizzato. Le difficoltà nell’affrontare spese e debiti erano diventate ormai insostenibili. In questo scenario si inseriscono le azioni della BCC Napoli, sempre attenta alle realtà e alle difficoltà del territorio. Amedeo Manzo, presidente della BCC, ha così spiegato la natura dell’accordo:

Pensiamo che il ruolo delle banche non sia solo quello di aprire l’ombrello quando c’è il sole, ma di pensare in chiave anticiclica di finanziare anche quando le cose vanno male. (…) Si, qualcuno dice “state rischiando”. Ma siamo sicuri che sia un vero rischio, aiutare un artigiano con un prestito di dieci, quindici, trentamila euro? Questo è il nostro ruolo, poi sarà il futuro a dirci se abbiamo fatto bene o se abbiamo fatto male. Io dico soltanto che da decenni che divulghiamo questo percorso, che come banca di comunità intendiamo portare avanti investendo in chi opera sul territorio”.

I piccoli commercianti

Nella visione della BCC, aiutando i piccoli commercianti si potrà creare ricchezza e rilancio per il territorio sul lungo periodo. “Concedendo un prestito a un bottegaio – continua Manzo – questi potrà permettersi di assumere dei giovani e istruirli nell’arte di un mestiere. Un giorno questi giovani potranno decidere di sposarsi, comprare una casa nei dintorni, generando così profitto per tutti gli agenti in gioco”. I bottegai potranno quindi accedere a un prestito a tasso agevolato senza nessuna garanzia ipotecaria, della durata di dieci anni fino a 30mila euro. 

Grazie all’accordo la BCC entra altresì a pieno titolo nella salvaguardia di un patrimonio storico, turistico e commerciale come quello di San Gregorio Armeno. Questo dimostra ancora di più l’attenzione e il ruolo della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, che proprio qualche mese fa ha raccontato del suo sostegno all’economia reale e al turismo della città con finanziamenti e investimenti per l’Atitech Spa.

Da questa iniziativa credo che nascerà uno studio accademico – ha concluso Manzo – perché dimostrerà che i soldi si possono dare, investire e riavere se si decide di credere in un modello di rinascita della nostra città“.

Tutto questo si è visto altresì possibile grazie alla mediazione che la Chiesa di Napoli ha operato. Lo racconta Don Francesco Cirino, sottolineando come “la Chiesa, come una madre, ascolta i propri figli e tenta di spingerli in avanti. Abbiamo, con questo spirito, accolto la richiesta d’aiuto dei nostri concittadini e l’abbiamo riportata nelle sedi opportune“.

Una mattinata, quella del 30 giugno, in cui di fatto abbiamo potuto assistere alla convergenza tra l’Arma dei Carabinieri, gli Artigiani, la Chiesa e la Cooperativa, insieme per un’iniziativa di rilancio per uno dei quartieri cuore di Napoli.

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