Napoli è una città storicamente deputata alla fotografia d’autore – analogica frutto di ricerca, fatica, lontana dal patinato Photoshop – eppure manca uno spazio dove chi pratica questa nobile disciplina possa incontrarsi, confrontarsi, organizzare e visitare mostre. Inoltre, mai come in questo momento c’è bisogno di presidi culturali, d’incontro, ricerca, bellezza.
Andamento Lento alla Spot Home Gallery
Per questi motivi salutiamo con grande entusiasmo l’apertura di un nuovo spazio in città, la Spot Home Gallery, presentata al pubblico lo scorso 4 febbraio con Andamento Lento, una mostra collettiva internazionale di fotografia a cura di Cristina Ferraiuolo, fotografa napoletana e ideatrice, curatrice e direttrice della galleria.
La galleria
Lo spazio, molto curato, accogliente, ideale per mostre ma anche laboratori, seminari, residenze, si trova nella centralissima via Toledo e ha radici profonde nella storia familiare di Cristina Ferraiuolo che è una figlia d’arte. Suo padre nel ‘74 aprì “Spot 2”, un negozio di fotografia che per trentacinque anni è stato il fulcro della sua famiglia. Di fronte c’era il suo studio, divenuto poi la casa dove Cristina ha abitato, costruito la sua prima camera oscura e stampato le prime fotografie, accolto amici artisti che venivano da lontano per scoprire Napoli, alcuni dei quali sono ora accanto a lei nella mostra inaugurale.
L’esposizione
Andamento lento ospita otto artisti provenienti da diverse parti del mondo che, per la prima volta in città, espongono una selezione di immagini realizzate a Napoli. Otto piccole mostre per oltre cento foto e un’installazione audiovisiva in uno spazio dedicato. Fotografi con linguaggi e scritture differenti tra loro, accomunati da un approccio di ricerca alla fotografia intesa come espressione soggettiva ed emotiva del proprio modo di essere e di vivere il mondo. Fotografi che si servono della macchina fotografica analogica e sviluppano personalmente i propri lavori in camera oscura. E la differenza – totale – di qualità, di profondità e di risultati rispetto alla fotografia digitale di mercato, si vede. Eccome.
Stone butterfly
Degna di nota propria la mini personale della Ferraiuolo: Stone butterfly è un lungo lavoro di ricerca personale sull’incandescente universo femminile che abita le strade della sua Napoli. Ferraiuolo racconta con la macchina fotografica meglio di chiunque altro la precarietà, la bellezza, la solitudine delle ragazzine dei quartieri popolari della nostra città con un occhio soggettivo e oggettivo, frutto di una ricerca lunga, intima, profonda, sentita. Il risultato sono delle fotografie splendide, come non se ne vedevano da anni.
Amartema e Sogno 5#
Con lei, ancora su Napoli c’è il napoletano Luca Anzani nelle sue immagini stranianti della serie Amartema fa dell’aleatorio un elemento chiave della sua sperimentazione in camera oscura, provocando sistematicamente l’errore attraverso l’uso di supporti di scarto e chimici esausti o impropri. Mentre Lorenzo Castore, fotografo fiorentino, presenta l’installazione audiovisiva Sogno 5#, progetto realizzato insieme ad Irene Alison, un racconto di amore e di scoperta, di ricerca e di memoria di un luogo dimenticato di Napoli, l’Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi, a oltre trent’anni dalla sua chiusura ufficiale.
Artisti da tutto il mondo
L’americano Michael Ackerman si immerge nel ventre più oscuro di Napoli; per il norvegese Morten Andersen Napoli diventa una delle sue Untitled.Cities, progetto ispirato alla fantascienza, nel quale, trasfigurando la realtà, crea nuove metropoli di fantasia. Lo svedese Martin Bogren tra le tappe del suo progetto Italia ritorna più volte a Napoli, restituendone immagini oniriche e senza tempo, che evocano la dimensione interiore del suo viaggio. Il newyorkese Adam Grossman Cohen, sfocando i confini tra fotografia e film, tra passato e presente, sceglie di fermare singoli fotogrammi di filmati Super 8 girati a Napoli molti anni addietro, restituendoci fotografie che abitano un tempo fluido. Il francese Richard Park con la sua serie Les Fiancés (I Promessi Sposi), fotografa le auto parcheggiate in fila sui marciapiedi e ci invita ad immaginare gli amanti di via Alessandro Manzoni nascosti dietro le loro tende di fortuna.
“Andamento lento è una storia di amicizia e di fotografia, di cui faccio parte – racconta Cristina Ferraiuolo. “Ho scelto di presentare una ‘famiglia’ di fotografi nella quale i legami affettivi si intrecciano a corrispondenze artistiche, a un modo di immergersi nel mondo con occhi e cuore aperti. Lavori realizzati nell’arco di oltre vent’anni a Napoli da amici fotografi che mi hanno ispirato e con i quali ho condiviso momenti di vita, la passione per la fotografia e l’amore per la mia città.
“Gli sguardi di noi napoletani – continua la ferraiuolo – trovano eco nella sensibilità di altri sguardi provenienti da mondi geograficamente lontani per evocare insieme la dimensione emotiva di una città che non si rivela mai fino in fondo. Napoli, il suo caos, luogo ideale ove perdersi per poi ritrovarsi. L’andamento lento è il tempo di una fotografia che nasce da dentro: è il tempo dei pensieri, dei sentimenti, dei sogni, ampio e libero”.
Perché “Spot”
Il nome della home gallery Spot non solo rende omaggio al vecchio negozio di famiglia, ma vuole anche abbracciare le possibili declinazioni dei suoi significati:
spot è il riflettore/spotlight, punto luce sulla ricerca fotografica a Napoli; spot è il punto/point, punto rosso, punto focale, punto di vista; ma spot è anche punto di partenza e di incontro, luogo fisico e mentale di promozione e diffusione del linguaggio visivo come strumento di ricerca identitaria e riflessione sociale, vivace fulcro e circuito internazionale della fotografia d’autore che mette in connessione varie realtà; infine, spot è anche il posto/place, punto fermo, casa residenza, da dove si parte per ritornare, dove si è accolti per potersi spingere oltre la soglia e immergersi nei meandri di Napoli.
“Pur consapevoli del generale stato di incertezza e di sospensione, dopo avere rimandato più volte l’inaugurazione nel corso del 2020, abbiamo deciso di aprire Spot home gallery – aggiunge Cristina Ferraiuolo -. Diffondere arte e bellezza è un’urgenza. Una galleria d’arte è un presidio di senso, deve esistere e resistere.”
Non poteva esserci un modo migliore per presentare questo prezioso spazio alla città.
SPOT HOME GALLERY di Cristina Ferraiuolo
“ANDAMENTO LENTO”
dal 4 febbraio al 30 giugno 2021
Napoli nelle immagini di 8 artisti: Michael Ackerman, Morten Andersen, Luca Anzani, Martin Bogren, Lorenzo Castore, Cristina Ferraiuolo, Adam Grossman Cohen e Richard Pak.
Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle regole di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria.
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 30 giugno 2021 scrivendo a info@spothomegallery.com.
Contatti
Spot home gallery
via Toledo n. 66, Napoli
+39 081 9228816
info@spothomegallery.com
www.spothomegallery.com