In un tempo pandemico, ormai lungo, segnato dalla paura e dalla preoccupazione per il futuro, l’iniziativa dell’attore e regista teatrale partenopeo, Ettore Nigro, è un arcobaleno sopra un cielo grigio, una boccata di ossigeno per l’anima.
La poesia per tutti
L’idea in sé è semplice: leggere due poesie a settimana di autori noti, caricarle sul suo canale youtube e regalarle a tutti. Ma c’è dell’altro: chiunque lo desidera può contattare l’attore via mail e richiedergli di recitare la poesia che amerebbe ascoltare o dedicare a una persona.
Un’idea semplice, certo, ma di una portata quasi rivoluzionaria che arriva in un’epoca in cui tra vite frenetiche e sempre più prive di emozioni, oggi gravate dal dramma della pandemia, è del tutto impossibile che la poesia possa trovare spazio.
Arte e web
“Da tempo – confessa Ettore Nigro – volevo collegare l’arte al mezzo informatico, ma non riuscivo a trovare la modalità a me più consona. Poi ho pensato alla poesia e l’ho unita alla musica, quella di Mario Autore, e alla pittura, quella di Ciro Palumbo”. Infatti, le poesie dell’attore partenopeo sono delle micro opere d’arte: un video in cui il testo si unisce felicemente alla musica e al disegno.
“L’intenzione – continua Nigro – è di non comparire con il mio volto, ma dare spazio solo alla realtà della parola, intraprendere un viaggio esperienziale e aiutare anche gli altri a farlo. In ciò che leggo, come è ovvio, c’è il mio punto di vista ma è volutamente non ingombrante”.
“L’idea della dedica – aggiunge il regista – è stata più uno stimolo a regalare qualcosa a se stessi, una spinta a prendersi cura di sé perché nel momento in cui si sceglie la poesia già ci si sta regalando del tempo, indipendentemente dalla persona a cui si dedica”.
Ma a cosa serve la poesia? “Già da parecchio – risponde – gli uomini hanno smarrito gli immaginari e la poesia ha un altissimo contenuto simbolico, ha una forza dirompente a livello profondo quindi è utile nella ricostruzione del tessuto cognitivo, nell’aiutare le persone a contattare le proprie emozioni. La poesia è come il sogno”.
La poesia come cura dell’anima
Infatti, non da ora autorevoli università, come quella inglese di Exeter, hanno scoperto che leggere poesie aumenta il benessere della mente; nello specifico gli albionici hanno constatato che il nostro cervello riconosce la poesia come una sorta di musica e la metabolizza. E se pensiamo a questo momento di grande inquietudine dovuto al covid, la parola in versi come cura dell’anima assume un’importanza ancora maggiore.
E l’arte, invece, di cosa avrebbe bisogno? “Di una politica culturale – chiosa Ettore Nigro – che spinga le persone a prendersi cura di sé entrando nei musei, nei teatri. Bisognerebbe far capire che dove c’è cultura, c’è anche ricchezza da tanti punti di vista. Chi viene a contatto con l’arte sta meglio, di conseguenza lavora anche meglio e migliora la società. Io nel mio piccolo cerco di seminare poesia, di mettere in pratica una micro politica culturale”.
Dai riscontri sembra che l’iniziativa riceva buoni consensi, c’è voglia di intimità: sono in molti a scegliere e richiedere la lettura di poesie, per svariati motivi.
L’obiettivo
L’obiettivo ancora più lontano, è quello di portare avanti questo progetto per circa un anno e aumentare sempre di più l’interesse nei confronti della parola in versi per poi far conoscere autori meno noti, quelli ingiustamente caduti nell’oblio, ma che spesso rappresentano le vere perle della letteratura.