“Non è un ristorante ma uno stile di vita”. Così Raimondo Triolo definisce “Un attimo diVino”, il locale ischitano della Riva Destra di cui è titolare e chef. Un’enoteca? Più o meno sì, anche se Triolo, trapanese trapiantato a Ischia per lavoro (con i D’Ambra) e per amore (di Teresa), preferisce una definizione più ardita: enogastronomia marina. Dal maggio 2007 gli otto coperti iniziali sono diventati venti, la minicucina al vapore ha ceduto il posto a una serie completa di fornelli. Ma lo spirito (etilico) resta lo stesso: “Chi viene da noi, lo fa per passare una serata diversa. In casa, tra amici, partecipando attivamente alla preparazione dei piatti”. È la voglia di staccare la spina quella che muove i pochi privilegiati della tavola di Raimondo. Il quale, sornione e ammiccante, sa benissimo che “questa è la tavola del futuro, niente menù ma solo spesa quotidiana, sono bene accetti suggerimenti e proposte”. Cotture sanissime e rapide al forno, ed ecco il biglietto da visita del locale, il trittico di pesce: “Per antipasto un carpaccio di pesce marinato al limone, olio e basilico. Come primo una pasta condita con fumetto di testa e lisca più verdure fresche. Per secondo, il filetto dello stesso pesce in camicia di patate, cotto al forno”. E c’è ancora il filetto aragonese, sempre pesce freschissimo passato in forno con una foglia di alloro, due fette di arancia e un trito di capperi, pomodorini e pinoli. Quattro tavoli in legno e le pareti foderate di bottiglie: qualcosa in più di “un attimo diVino”, visto che le etichette sono un migliaio e la passione spinge Triolo a cercarne sempre di più. Intanto, ai fornelli, lui ruba idee alle anziane cuoche isolane, suona la tromba, gioca con i figli e resta convinto che i piatti non sono il fine, ma un mezzo per creare rapporti di amicizia e di affetto. Dategli torto, se ci riuscite.
Denominazione: Enoteca – Ristorante Un attimo diVino
Chef: Raimondo Triolo
Indirizzo: Via Porto 103-105 – 80077 Ischia (NA)
Telefono: +39 081 19528411 / +39 328 2580383
Web: www.unattimodivino.com
Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 02.00
Dal 30 settembre al 31 marzo resta chiuso il martedì.
La specialità: trittico di pesce
Ovvero preparare antipasto, primo e secondo utilizzando parti diverse dello stesso pesce.
Antipasto: “Crudo mediterraneo”
Primo: “Gigli di Gragnano con stufato di zucca e pinoli”
Secondo: “Filetto in camicia di patate”
Ricetta per 4 persone
Ingredienti:
1 pesce fresco (spigola, orata, etc.) da kg 1,4 (o due da 700 gr.)
gamberoni rossi mediterranei 4
limoni biologici 4
zucca gr. 400
patata 2 (medie)
pomodorino ciliegino gr. 400
basilico
1lattuga
olio extravergine d’oliva
prezzemolo
aglio
cipolla
alloro
pinoli
pasta 320 gr. trafilata a bronzo tipo Gragnano
Procedimento:
Ricavare i due filetti del pesce conservando la testa e la lisca (se non si è in grado meglio farlo fare al proprio pescivendolo di fiducia).
In un tegamino con 600 ml d’acqua, una foglia d’alloro, un rametto di prezzemolo, mettere la testa e la lisca del pesce e portare ad ebollizione.
Prendere i due filetti e dividere la parte superiore (filetto del dorso) da quella inferiore (filetto del ventre).
Col filetto del ventre fare un carpaccio, sgusciare i 4 gamberoni, tagliare verticalmente la coda in due parti senza staccare la testa e mettere il tutto a macerare per 3 minuti nel succo di limone preventivamente pigiato soffice.
Prendere 4 pomodorini, tagliarne la base inferiore e metterli al centro di 4 piatti da 28 con una corona di lattuga Julienne, sistemare il gamberone sopra il pomodoro aiutandosi con uno stuzzicadenti e adagiare tutto attorno il carpaccio, condire con un battuto di olio e basilico, fiori di sale marino e pepe rosa. Servire.
In una padella mettere un trito di aglio e cipolla (precedentemente preparato), portarlo a leggero stress ed aggiungere una manciata di pinoli, peperoncino e la zucca ridotta a piccoli cubetti. Fare rosolare per qualche minuto ed iniziare la stufatura con il fumetto del pesce già portato ad ebollizione e filtrato. Aggiungere i restanti pomodorini (tenendone da parte 4), tagliati verticalmente in 8 parti, sale, prezzemolo e basilico quanto basta. Scolare la pasta, farla saltare per qualche minuto col tutto e servire.
Mettere un velo d’olio extravergine in una teglia, adagiare i filetti del dorso. Pulire le patate e con un pelapatate farne delle fettine sottili.
Salare il pesce, coprirlo con le fettine formando una camicia di patate, completare con un filo di extravergine e infornare per 8 minuti a forno preriscaldato a 190°. Guarnire 4 piatti da 28 con una manciata di Julienne e i pomodorini rimasti, su un lato, adagiare il filetto in camicia di patata (avendo cura di non rovinare la camicia staccandolo dalla teglia), condire con un filo di battuto di olio e basilico e servire.
Un attimo diVino
Via Porto, 103
Ischia
Tel. 081.19528411