“Un giorno all’improvviso …mi innamorai di te…”: viaggio tra i tifosi del Napoli e tra i segreti del nuovo inno ufficiale

Un giorno, all’improvviso, è nato un coro. Prima timido, poi sempre più deciso. Poche voci, e poi sempre di più, decine, centinaia, migliaia, fino a contagiare tutta la curva. Oggi quel coro è diventato un inno d’amore per la squadra di calcio del Napoli, ripetuto immancabilmente dai tifosi in ogni sua partita, e cantato anche dai giocatori alla fine del match.

curva 2

“Un giorno all’improvviso”, si chiama così il nuovo inno del Napoli, che in pochi mesi ha spopolato, riuscendo a scalzare l’ormai storica “’O surdato ’nnammurato”, che pure aveva accompagnato per decenni vittorie e sconfitte della compagine partenopea. Forse al nuovo coro l’impresa è riuscita perché in realtà non è solo un inno calcistico, ma molto di più: è amore puro, forte, incondizionato, dei napoletani autentici per la loro città.

stadio distinti

Lo canticchiamo tutti, diciamocelo. Non solo allo stadio, ma al bar, o a casa, come un ritornello orecchiabile che ci fa sentire parte di qualcosa di grande, che ha le tonalità azzurre delle maglie dei giocatori ma anche del nostro cielo e del nostro mare unici al mondo. “Un giorno all’improvviso” è ora un libro, edito da Rogiosi, scritto da Rosario Bianco e Danilo Iervolino, e corredato da decine di bellissime foto di Sergio Siano.

Napoli, quartiere Forcella, Piazzetta Sant'Arcangelo a Baiano, murales dedicato a Maradona.

Il volume racconta la storia del nuovo inno, lo analizza verso per verso, e presenta poi i contributi di tanti napoletani, giornalisti, scrittori, magistrati, avvocati, artisti, professori, che narrano la loro esperienza di tifosi azzurri e il loro rapporto con questo specialissimo coro. Tifosi anche illustri, come il sindaco Luigi De Magistris, che lo definisce “la colonna sonora di una città perché chi lo canta lo interpreta con dolore, riscatto e passione, e chi lo urla a squarciagola la domenica rivendica tutto l’amore per una città unita” perché, aggiunge, “a Napoli, squadra e città sono una cosa. Una carne sola”.

bacio Maradona

E tifosi speciali come l’arcivescovo Crescenzio Sepe, che dalle pagine del libro lancia un appello a tutti i napoletani: “Sento che da queste vittorie può partire una stagione nuova per Napoli. E allora cantate, fratelli miei. Cantate e fatelo pure quando vi trovate a lottare contro le ingiustizie. Mettetevi insieme per risollevare le sorti della vostra gente”.

Napoli, centro storico, piazzetta Nilo, Bar Moreno. Cappellina votiva dedicata a Maradona.

“Un giorno all’improvviso / Mi innamorai di te / Il cuore mi batteva / Non chiedermi perché / Di tempo ne è passato / Ma sono ancora qua / E oggi come allora difendo la città”: ecco le parole del nostro inno. Le riportiamo, ma siamo sicuri che le conosciate già. Un tifoso autentico ama visceralmente la sua squadra, e non la tradisce, mai. Come scrive Rosario Bianco, “Tutto passa, l’amore per la squadra no”. Ma chi ama il Napoli non può non amare, con la stessa profondità, Napoli. E se la ama fa di tutto per non abbandonarla, per restare sul territorio, e per difenderla.

Stadio San Paolo tifosi nel settore Tribuna Posillipo

La storia di “Un giorno all’improvviso” non comincia a Napoli, e nemmeno in Campania. La canzone, che riprende le parole da un vecchio successo dei Righeira, “L’estate sta finendo”, nasce a L’Aquila, ed è stata creata dagli ultrà della formazione abruzzese poco dopo il terremoto. Poi, dalle gradinate del piccolo stadio aquilano, il coro ha cominciato a viaggiare, fino a conquistare i tifosi napoletani, che lo hanno adottato e reso famoso.

murale Maradona

Cantato già nel finale della scorsa stagione, è da pochi mesi che, all’improvviso – sembra che il momento preciso sia stato la partita Napoli-Fiorentina del 18 ottobre 2015, terminata 2 a 1 per gli azzurri –è diventato l’inno ufficiale della squadra azzurra. Da allora, a Napoli non si può fare a meno di cantarlo. E nelle sue parole si percepisce un’immensa energia, l’energia dell’amore, che è capace di unire sugli spalti dello stadio persone diversissime per età, cultura, condizione sociale, e che riesce a sospingere i muscoli dei calciatori in campo, come se da quei versi e da quelle note, magicamente, potesse scaturire il passaggio giusto o l’assist vincente. E se un vero tifoso non può non cantare il nuovo inno, non può nemmeno fare a meno di leggere il libro della Rogiosi: pagine che si fanno divorare, una dietro l’altra, riempite dei colori del tifo nelle foto, da leggere d’un fiato per sognare insieme, che un giorno, all’improvviso…. Intanto, non possiamo non gridarlo, uniti da una comune passione: forza Napoli!

copertina libro Napoli

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