È assodato oramai il romanticismo della città agostana. Un tempo immalinconiva, adesso il contrario. Sfruttando quindi una tranquillità maggiore e le vacanze, è finalmente possibile godersela un po’ come un turista. Usciamo dai soliti itinerari casa/lavoro e approfittiamo delle ferie per vedere Napoli, anzi i suoi panorami. Perché vedi Napoli e poi muori… Sì, ma da dove osservarla? La questione è seria, e investe motivi di campanile e prospettiva. Siena ha le sue contrade, Napoli in minor parte patisce ruggini interne. Vomero o Chiaia? Posillipo o Centro Storico? Ovest o Est?
Napoli è fatta di scorci interessanti e magnifici panorami. Spesso si specula, anche animatamente, su quale sia il posto della città da cui si vede meglio la città. È opportuno quindi apprestare una classifica, assolutamente negoziabile, che possa incasellare quelli che sono i 7 migliori panorami di Neapolis. Il mese è vacanziero, si può quindi trascorrere del tempo nel girare la città come turisti e compiere questo grand tour partenopeo.
Partiamo dalla settima posizione:
Quando l’afa stringe la morsa nel ventre della città, naturalmente si tende ad ascendere. Cerchiamo in collina un po’ di quella brezza marina che difficilmente s’incanala per le vie strette del centro antico. Superiamo quindi il Vomero e inerpichiamoci ancora più in alto. Fino ad arrivare all’Eremo dei Camaldoli, il panorama è spettacoloso e garantisce una prospettiva impareggiabile su Pianura e sulla zona occidentale della città. Possiamo anche ipotizzare di restare a dormire all’interno dell’eremo, per risintonizzarci un po’ su ritmi più umani, cenando con le brigidine ad orari d’altri tempi e altre latitudini ma circonfusi da una pace reale, mistica.
Sesta posizione:
Alla sesta posizione, via Aniello Falcone. Badate, il panorama di via Aniello Falcone non va assolutamente goduto nella sua interezza appoggiati al muretto di mattoni che delimita la strada lato mare, ma da una particolare intercapedine. Vi dettaglio. Scendendo per via Kagoshima, affogata dai palazzi di Ottieri, ad un tratto s’apre, prima dell’ultima curva, uno spazio tra due palazzi. Una piccola finestra azzurrissima che dà l’idea di poter proseguire la corsa dritti e tuffarsi in mare. Ecco, quell’istante vale il panorama e la sesta posizione.
Number 5:
Alla quinta posizione ci muoviamo verso il centro e percorriamo il ponte della Sanità. È un luogo che si percorre in genere solo di passaggio, non come meta. Eppure il ponte della sanità offre un panorama davvero intrigante sui tetti del centro storico. La cupola della Basilica di Santa Maria alla Sanità si staglia maestosa ma può catalizzare troppo lo sguardo, dobbiamo perderci con gli occhi tra i mille vicoli della città, i tetti con i panni ma anche l’orgia di verande e antenne. Dopo la visita si consiglia di prendere l’ascensore e perdersi per il quartiere, città nella città. Pranzando magari nelle celebri pizzerie e gustando come dessert l’ultimo dolce napoletano di cui tutti (noi prima di tutti) parlano, il fiocco di neve.
Posizione numero 4:
Alla quarta posizione suggeriamo il belvedere del Parco di Capodimonte. Riportato da pochissimo ad antico splendore grazie a un’ingente potatura di alberi e arbusti. Il belvedere consente di osservare un panorama non propriamente canonico. Napoli vista da est a ovest, si guarda il castel Sant’Elmo e il vomero e poi l’area portuale. Visita obbligata al museo, secondo solo agli uffizi, e poi pennica postprandiale nel fresco parco.
Medaglia di bronzo:
L’ultimo posto del podio spetta di diritto al Parco Virgiliano, o della Rimembranza. Da cui appare chiarissimo il tratto di costa non solo di Napoli ma anche di Pozzuoli e dei Campi Flegrei. In condizioni non splendide – il belvedere su Trentaremi, vero pezzo forte, è inaccessibile da anni – il parco riserva però almeno 2 scorci mozzafiato. Il primo, il classico sul Golfo, il secondo, secondo noi più interessante, è offerto dal balcone su Nisida, che può ispirare anche qualche malinconica riflessione. Dopo esservi riempiti gli occhi, inforcate auto, bus o preferibilmente scooter e scorrete giù per Coroglio, spingendovi fino a Pozzuoli, dove consumare su via Napoli un pranzo a base di pesce.
Quasi in vetta:
Al secondo le cose si fanno serie, sopratutto qui a Napoli. Il gradino è, infatti, occupato dal panorama di via Petrarca. Un muro azzurro s’impone agli occhi, lo spettacolo è servito. Non servono commenti, troppi ne sono stati scritti. Sua Maestà il Golfo. Uno dei tre più belli del mondo. Gli altri, San Francisco e Rio de Janeiro, sono però più fuori mano per una passeggiata estiva.
La numero uno:
Al primo Sant’Elmo, che può rappresentare il panorama definitivo. Abbraccia tutto ciò che abbiamo visto. Camaldoli, Posillipo, Centro Storico, Capodimonte e ogni altro bene che il Creatore ha destinato a questo lembo di terra. Sulla Piazza d’Armi, la sommità del forte, indugiate nel frusciare del vento, addolcitevi con la vigna di San Martino e poi saggiate con mano la ruvidità del tufo: la nostra pietra gialla che condensa le energie della terra e l’operosità dell’uomo che stato in grado di disciplinarle.
Buona passeggiata, buone vacanze a Napoli.