Un restauro durato sei mesi e tanto duro lavoro hanno riportato alla luce “Villa Pignatelli”, la casa-museo di Napoli considerato un vero capolavoro dell’Ottocento.
Il restauro, iniziato a fine maggio e coordinati dal Polo museale, è stato realizzato col contributo della Regione (Por Campania con fondi europei del 2007-2013), insistendo su un obiettivo filologico: restituire ad ogni sala la stessa atmosfera di un tempo, tra memorie di salotti mondani e gala da Belle Epoque.
Tornano a far mostra di se i parati originari di un tempo, i mobili ottocenteschi restaurati e tirati fuori dai depositi, i vecchi lampadari spolverati e tirati a lucido uno ad uno. Alcuni ambienti riaprono al pubblico dopo ben 50 anni, tra questi spicca il salotto di Rosina Pignatelli, ultima proprietaria della villa.
Torna visitabile anche il “bagno del principe”, con la grande vasca in marmo ancora decorata con lo stemma di famiglia.
Restaurati anche gli spazi del giardino esterno, esteso per tremila metri quadri con lavori all’impianto di illuminazione, di irrigazione e nell’area del tennis e dello chalet svizzero.
Negli spazi esterni è possibile visitare anche il l Museo delle Carrozze, ideato da Bruno Molajoli – che aveva accolto la donazione del marchese Mario D’Alessandro di Civitanova – e progettato nel 1975 da Ezio Bruno De Felice nelle ex scuderie della villa.
Il museo sarà aperto tutti i giorni, fino a tardo pomeriggio.