Giambattista Vico: 400 studenti liceali e universitari si contendono il premio dedicato al filosofo napoletano.
Dal 14 al 16 febbraio presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II si terrà il Premio filosofico ‘Giambattista Vico’. Si tratta di un incontro/confronto con gli altri paesi sui temi legati alla filosofia per coniugare ricerca scientifica e didattica, mettendo in relazione due segmenti dell’istruzione pubblica italiana, licei e università.
Il premio ‘Giambattista Vico’
Sono ben 400 gli studenti che si contendono l’XI edizione del Premio dedicato al filosofo napoletano Giambattista Vico (1668-1744). Il premio si inserisce quest’anno nell’ambito di Napoli città di filosofi: saperi e pratiche di vita civile (febbraio-giugno 2023). Il progetto è programmato e finanziato dalla Regione Campania (POC 2014-2020) attraverso la Scabec. È realizzato dall’Associazione culturale Quidra di Napoli d’intesa con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il tutto in accordo con l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Consiglio nazionale delle ricerche (ISPF-CNR), il Centro per la filosofia italiana e la Società Filosofica Italiana (SFI).
La presentazione si è tenuta ieri mattina nella Sala Vico della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini, a Napoli. Sono intervenuti: Pantaleone Annunziata, Amministratore Unico Scabec; Antonella Cucciniello, Direttore Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini; Rosario Diana, Presidente Associazione Quidra; Fabrizio Lomonaco, Presidente Premio filosofico ‘Giambattista Vico’. Al termine della conferenza, si è tenuta una visita guidata alla Chiesa e alla Biblioteca dei Girolamini.
Il progetto
Il progetto, che si articola in tre fasi, coniuga lo studio filosofico con interventi didattici e di ricerca sul pensiero moderno, in grado di offrire momenti di riflessione critica sul nostro agire “pratico”, nel senso nobilissimo delle ragioni della prassi dentro la polis, per riarticolare un vissuto dell’uomo contemporaneo fatto di azioni e di idee, di fatti da tradurre in idee e di idee da concretizzare in fatti.
Nel corso della prima fase, oggi e domani, gli studiosi delle università partecipanti al Premio terranno una serie di lezioni che consentiranno ai candidati di sostenere una prova scritta (16 febbraio). Nello specifico, questa prova consisterà nella stesura di un breve commento a un brano di un’opera selezionata e sorteggiata il giorno della prova (in forma anonima con busta chiusa). “Vico ‘oratore’ nell’Università degli Studi di Napoli, “Il giovane Vico dell’Oratio III”, “Umanesimo e machiavellismo nel De ratione”, “Natura, cura, tutela: per una semantica della cura politica”: sono alcuni dei temi trattati durante le lezioni.
La premiazione
La cerimonia di premiazione dei primi due studenti si terrà a Napoli ad aprile, in live streaming per le scuole e le Università fuori regione. Come riconoscimento, i vincitori saranno premiati con la pubblicazione dei loro scritti e con la partecipazione al Convegno di studi internazionale di filosofia moderna in programma dal 18 al 20 maggio all’Università Complutense di Madrid. In più, in quell’occasione interverranno studiosi delle Università di Padova, Piemonte-Orientale, Colonia (Germania), Uberlândia (Brasile), Wittenberg (Halle-Germania), Sevilla (Spagna), Lugano (Svizzera).
L’ultima fase del progetto prevede, fra la fine di maggio e l’inizio di giugno, una trasposizione scenica de La città del sole di Tommaso Campanella in un teatro napoletano, per celebrare i quattrocento anni dalla pubblicazione dell’opera. Questo lavoro teatrale è a cura di Rosario Diana, primo ricercatore di Filosofia presso l’Ispf-Cnr-Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Consiglio nazionale delle ricerche. Inoltre, allo spettacolo sarà collegato un seminario sul pensiero campanelliano tenuto da Manuel Bertolini (ricercatore di Filosofia presso l’Ispf-Cnr). Ciò si colloca nell’ambito in una Linea di ricerca Ispf-Cnr intitolata “Saperi umanistici e linguaggi delle arti”, di cui Rosario Diana è il responsabile scientifico.